LEGNO

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L’elemento legno è collegato alla stagione della Primavera, il tempo della rinascita dopo il riposo invernale, iniziano i cicli di crescita con disorientante rapidità e cambiamento, che mettono alla prova l’adattabilità.

E’ rivitalizzante, è il risveglio della linfa e delle gemme, il tripudio della nascita. La freschezza della gioventù. La forza della natura che esprime l’IDENTITA’ INDIVIDUALE.

La natura si risveglia e la sua energia è l’atto della riproduzione e della stabilizzazione.

È quell’energia che permette il tripudio rigoglioso delle piante che convivono e coesistono in comunità, con la testimonianza verdeggiante della foresta equatoriale.

E’ la Potenza della crescita verso l’alto del filo d’erba che buca l’asfalto, la stessa forza che desta le piante per germogliare nel deserto, o un seme sopito anche da secoli.

Ogni pianta come ogni Uomo, ha un suo aspetto unico, e una sua forma. Il seme di una rosa genererà sempre e comunque una rosa, con quella forma, quel colore e quel profumo in una sua AFFERMAZIONE D’IDENTITA’.

Questa affermazione nell’Uomo ha l’equivalente nei MERIDIANI di FEGATO e VESCICOLA BILIARE; il Generale (Capo auterevole che pianifica) e il Luogotenente (che esegue e distribuisce le risorse), un’attribuzione data dal sapere antico orientale, che esprime la forza del KI del Legno.

Una curiosità :“liver”, la parola inglese che identifica il fegato, deriva da To live, vivere.

Come la pianta cerca sostegno, e può cambiare la propria direzione di crescita se incontra un ostacolo, così l’Uomo ha la capacità di PROGETTARE e PRENDERE DECISIONI, adattandole alla mutevolezza delle circostanze perché possano realizzarsi.

E da qui un’altra qualità del Legno: LA FLESSIBILITA’, rappresentata insieme alla MUTEVOLEZZA dall’energia cosmica del VENTO.

Ciò che le piante esprimono nelle forme per adattarsi alla natura, in un’organizzazione perfetta di equilibrio, è rappresentata nell’Uomo grazie all’organizzazione dei propri “sforzi” per imbrigliare l’energia creativa: impulso a PROGETTARE, utilizzando il massimo potenziale dell’espressione personale, per sé stessi e per gli altri, che convivono nello stesso ambiente, per garantire equilibrio e sopravvivenza, culminando nella realizzazione della propria identità.

È il movimento del Ki in tutte le direzioni del corpo, come l’albero che àncora le sue radici al terreno e cresce, esprimendo sé stesso all’esterno e verso l’alto, espandendo i propri rami e i propri germogli.

Il disequilibrio dell’elemento Legno è il RISTAGNO, la crescita che non sale verso l’alto: il sottile filo d’erba che trova un asfalto troppo duro e si espande in orizzontale.

La forza dell’elemento Legno che si tramuta in RABBIA, causata dalle repressioni e frustrazioni, (nell’infanzia dalle figure autoritarie, o dalla cultura, o dagli ostacoli), diventa un modo per pretendere di essere ascoltati, un disequilibrio protratto nel tempo, che può sfociare in depressione.

Ma se l’individuo viene riconosciuto e incoraggiato ad essere sé stesso, la qualità positiva del Legno, esprime il beneficio massimo con creatività e armoniosa coesistenza.

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I DONI DEL LEGNO

“LA CREATIVITA’ NELL’ELEMENTO LEGNO, PRENDE VITA DALLA VISIONE LUNGIMIRANTE DI UN PROGETTO….”


(Annarita e Lucia-La Punta della Sfera)

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