LA FLESSIBILITÀ’ CHE ASSECONDA IL VENTO
“Non creare idee assolute, rimani flessibile. E ricorda: una cosa può essere buona per te oggi e non esserlo più domani, perché la vita continua a cambiare e non puoi bagnarti due volte nello stesso fiume”.
(Osho)
Il vento è associato al cambiamento, e quando assecondi il suo turbinante vortice, come l’albero che si piega e danza al suo movimento, non ti stai arrendendo, ma ti stai rendendo flessibile alle avversità della vita.
La flessibilità non è sottomissione, ma la capacità di seguire qualcosa di nuovo, inaspettato, utilizzando le risorse a nostra disposizione, usando la creatività per cambiare, accettare e rinnovare le situazioni.
La flessibilità ci permette di assecondare il cambiamento per poter crescere, proprio come l’albero che si piega alla furia del vento, e con esso danza adattandosi al suo movimento per non essere spezzato.
Non vuol dire arrendersi ma imparare la sopravvivenza dal saggio insegnamento della natura. Il vento sono le nostre difficoltà, le crisi, tutto ciò che movimenta le nostre giornate in modo turbolento, che ci fa chiudere e irrigidire, assumendo un atteggiamento che protratto nel tempo può disancorare le nostre radici fino a spezzarci.
Se invece siamo aperti tanto da accettare questi cambiamenti, e abbastanza malleabili da riuscire ad utilizzarli a nostro favore, permettendoci di continuare a crescere, noi saremo quell’albero che danza, e il vento nostro amico.
Comprendere che il nostro modo di fare non è più adatto a una nuova situazione, non vuol dire fermarsi, ma significa usare la creatività per rinnovare ciò che abbiamo tra le nostre mani, tra i pensieri, nella nostra vita.
In termini psicologici, la flessibilità permette di adattarci in modo tale da avere una risposta efficace alle situazioni che si presentano nel nostro cammino.
Per fare questo dobbiamo avere un certo grado di consapevolezza, essere presenti a noi stessi nel qui e ora, in modo tale che le nostre azioni siano ponderate, conformi ai nostri valori e adattate alle esigenze del momento, abbandonando l’impulsività e l’inconsapevolezza.
Questo lavorando sul nostro Io e la nostra interiorità. La natura insegna continuamente, dandoci spunti e indizi su come affrontare la vita, su come essere forti, vivere e crescere.
Forse dovremmo prestarle più attenzione. E quando non sappiamo cosa fare, durante un tornado che ci investe, pensiamo a quell’albero che danza.
Quando ero piccola ero affascinata dal vento, da tutto ciò che muoveva al suo passaggio.
Mi sentivo carica, respiravo quell’aria che entrava impetuosa nelle narici.
Mi divertivano i miei capelli scomposti che volavano in tutte le direzioni, correre e giocare mentre mi sentivo spingere alle spalle.
Ancora oggi, da adulta, nelle giornate di vento, amo passeggiare al mare, ascoltando solo la sua voce, mentre gioca con la sabbia e le onde.
Continua a darmi quella carica e quel movimento interiore che mi permette di affrontare le cose in una luce diversa.
Mi fa sentire libera, perché è proprio questo che ci insegna l’albero. L’adattabilità, la forza di essere e ricreare con pazienza e consapevolezza ciò che siamo.
Liberi di arrivare in alto, di crescere e raggiungere i nostri obiettivi, proprio come un albero, o come il bambù ,che impiega 7 anni per germinare.
Simbolo di resistenza e flessibilità, una volta sbucato dal terreno, la sua crescita è irrefrenabile, resiste a tutti i cambiamenti più terribili che possono investirlo, perché le sue radici sono forti, il suo Io è forte.
E anche se qualcosa riuscirà a spezzarlo, germoglierà nuovamente, ancora più forte. Accettare, cambiare, essere flessibili e creativi, sono la nostra forza per crescere.
“O Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza di capirne la differenza”. (cit.)
Lucia Licheri