IL MITO DELLA FENICE COME SIMBOLO DI RESILIENZA
Nell’antico Egitto si narra di un airone raffigurato con la corona di Atef, o con l’emblema di un disco solare: La Fenice. Ma a differenza del mito greco a noi più noto, essa risorgeva dalle acque.
In Grecia veniva raffigurata come un’aquila reale dagli splendidi colori, come oro, azzurro, rosso e porpora, con lunghe penne sul capo e una lunga piuma rosa, una rossa e una azzurra sulla coda. La Fenice che brucia nel fuoco e risorge dalle sue ceneri. Se essa sia esistita o meno non è dato sapere. Molti furono i poeti e altri che si posero questa domanda. Nel corso della storia, questo maestoso uccello, continua ad emergere nell’immaginario collettivo. Lo ritroviamo nelle leggende ebraiche, nella Bibbia, nelle metamorfosi di Ovidio, nel Cristianesimo, nella Divina Commedia, e ancora oggi, come simbolo di resilienza, morte e resurrezione. Nella mitologia cinese, la Fenice chiamata FENG HUANG, incarna la virtù e la grazia, il potere e la prosperità. Regna su tutti gli uccelli ed è simbolo dell’imperatrice cinese e della grazia femminile. E’ unione dello Yin e dello Yang, e anche qui rappresenta l’uccello di fuoco, connesso ai temi di morte e rigenerazione.
E’ il simbolo della trasformazione descritta da Carl Gustav Jung. La possibilità di rinascere dopo il fallimento, accettando con flessibilità le sfide della vita. E come la Fenice ci si prepara alla morte consapevoli di una nuova rinascita. La Fenice è l’idea che la fine è solo l’inizio, un mito sempre attuale, che permane nella sfera leggendaria dell’essere umano con piccoli adattamenti all’era culturale che si sta vivendo.
La Fenice è simbolo di forza, cura e verità: può trasportare pesi enormi, le sue lacrime sono curative, non è possibile mentirle. E’ il simbolo della rinascita spirituale e della trasmutazione alchemica, un processo attraverso il quale, si procede alla trasformazione interiore. Questa trasformazione passa attraverso diversi stadi alchemici fino alla rigenerazione. Le esperienze della vita spesso traumatiche, sono negative, ma dipende dalla volontà personale la capacità di rialzarsi, e dopo aver bruciato, risorgere dalle proprie ceneri, e nuovamente librarsi maestosi nel Cielo, come una Fenice.
LA FENICE FENG HUAN NEL MITO CINESE COME MORTE E RIGENERAZIONE SIMBOLO DI RESILIENZA 2
La Fenice nella mitologia cinese, per quanto similare, si discosta per alcuni aspetti dal mito greco. Inizialmente, questo maestoso uccello dal piumaggio multicolore, incarnava in sé il maschile Feng e il femminile Huan. In seguito questa distinzione venne meno, e la Fenice rappresentò un’unica entità femminile, spesso associata all’entità maschile del Drago.I ritrovamenti della sua rappresentazione, risalgono a circa 7000 anni fa, raffigurata in amuleti di giada. Durante la dinastia Han circa 2200 anni fa, simboleggiò l’imperatrice cinese e la grazia femminile, mentre l’imperatore era simboleggiato dal Drago.
Spesso questi due animali venivano raffigurati insieme come simbolo dello Yin e dello Yang, femminile e maschile, come augurio di buon auspicio durante le nozze. Una Fenice decorata nelle case, descriveva i suoi abitanti come leali e onesti, virtù insite nel Feng Huan.
La simbologia cinese, spazia e si amalgama alla filosofia, anche nella rappresentazione dell’uccello che è parte unica di un insieme di uccelli. Ha il becco di un gallo, il muso della rondine, la fronte di una gallina, il collo di un serpente, il petto di un’oca, il dorso di una tartaruga, le zampe del cervo e la coda di un pavone. La Fenice simboleggia i corpi celesti, la sua testa è il Cielo, i suoi occhi il Sole, il suo dorso la Luna, le sue ali il Vento, le sue zampe la Terra. Le sue piume sono il blu dell’amicizia, il giallo dell’onestà, il rosso della saggezza, il bianco della fedeltà, il nero della carità.
Le correlazioni simboliche sono innumerevoli, ma quella fondamentale è l’identificazione con lo Yin e con lo Yang, le due forze della dualità cosmica legate alle 5 fasi di trasformazione.
La Fenice cinese è uno degli animali soprannaturali che rappresentano i 4 elementi e le 4 stagioni. Il Drago è l’Est, la Primavera, l’elemento Legno, la Tigre Bianca è l’Ovest, l’autunno, l’elemento Metallo, la tartaruga e il serpente il Nord l’inverno, l’elemento Acqua, la Fenice, l’uccello rosso, è il sud l’estate l’elemento Fuoco..
Anche qui compare l’alchimia cinese, dove la Terra, il 5 elemento inerte, a cui appartengono gli ultimi 18 giorni di ciascuna stagione, determina i 5 stadi di trasformazione, governando le stagioni che a loro volta si dividono in due cicli: uno di produzione, e uno di distruzione, dove il Fuoco produce e il Fuoco distrugge.
La Fenice cinese Feng Huan, l’uccello di fuoco, è quindi morte e rigenerazione, simbolo di resilienza.
Lucia Licheri